LA CORTE COSTITUZIONALE ESCLUDE CHE SIA ILLEGITTIMA LA LEGGE REGIONALE CHE REGOLA ALCUNI PROFILI DI TUTELA DI UN’INDICAZIONE GEOGRAFICA COMUNITARIA NON ANCORA ESISTENTE.
Secondo Corte cost. 372/2008, non è fondata la questione di legittimità costituzionale relativa alla legge regionale Campania 22 giugno 2007 n. 7, recante disposizioni per la valorizzazione, la promozione ed il commercio della carne di bufalo campano.
La legge regionale ora detta era stata censurata in riferimento agli artt. 117 co. 1 cost., 32 ss. T CE e al reg. UE 510/2006. La legge impugnata prevede che la regione promuova la valorizzazione, la diffusione ed il commercio della carne di bufalo campano «così come tutelata ai sensi del Regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio del 20 marzo 2006» e altre disposizioni relative all'allevamento del bufalo, rinviando alle prescrizioni del «disciplinare della carne di bufalo campano». La legge consente altresì la costituzione di «consorzi di valorizzazione» ai soli operatori iscritti in appositi elenchi. Il punto, secondo il giudice a quo, è che la legge regionale anticiperebbe il riconoscimento del prodotto su base geografica e mirerebbe ad assicurare alla carne di bufalo campano una tutela non ancora prevista in sede comunitaria.
La risposta della Corte costituzionale ruota sull’assunto secondo cui la locuzione «così come tutelata ai sensi del Regolamento (CE) n. 510/2006» non attribuisce naturalmente il titolo di proprietà intellettuale previsto in ambito comunitario alla carne di bufalo campano. E neppure consentirebbe l'ammissione del prodotto ad un regime di protezione analogo a quello disciplinato ex art. 13 reg. UE 510/2006. semmai, secondo la Corte, la legge regionale (perfettamente in linea con le competenze costituzionalmente riconosciute) introduce misure di sostegno per interventi promozionali del prodotto locale carne di bufalo, sul presupposto dell'avvenuto riconoscimento della relativa denominazione a livello comunitario. Ciò significa che la legge regionale potrà essere applicata solo dopo la registrazione comunitaria della denominazione geografica carne di bufalo campano.